Schemi relazionali impliciti

Gli schemi relazionali interpersonali impliciti sono modelli mentali che regolano il modo in cui interagiamo con gli altri, spesso in modo automatico e inconscio. Questi schemi si sviluppano a partire dalle prime esperienze di attaccamento e di relazione con figure significative, come i genitori o i caregiver, e si consolidano nel corso della vita, influenzando il nostro modo di pensare, sentire e comportarci nelle relazioni.

Caratteristiche degli schemi relazionali impliciti

Impliciti e inconsci: sono modelli di relazione che operano al di sotto del livello della consapevolezza. Non siamo sempre consapevoli di questi schemi, eppure guidano le nostre interazioni quotidiane con gli altri. Contengono le aspettative riguardo al comportamento dell'altro in funzione di una nostra richiesta e i comportamenti che attuiamo noi in risposta a una determinata situazione relazionale.

Generalizzati: una volta sviluppati, questi schemi tendono a essere applicati automaticamente a tutte le relazioni interpersonali, anche a nuove situazioni o persone. Per esempio, un bambino che ha avuto un'esperienza di attaccamento sicuro con i genitori può sviluppare un'aspettativa implicita che le persone siano affidabili e disponibili anche in età adulta. Chi ha vissuto esperienze di trascuratezza e abbandono tendrà a vivere le nuove relazioni con aspettative analoghe alle esperienze vissute.

Emozionalmente carichi: gli schemi relazionali sono collegati a emozioni profonde che influenzano il nostro comportamento. Possono farci sentire sicuri, protetti e amati, oppure possono attivare emozioni negative come paura, rifiuto o ansia.

Radicati nelle esperienze infantili: la teoria dell'attaccamento sostiene che le nostre prime relazioni, in particolare con i caregiver, modellano gli schemi relazionali che useremo in seguito. Per esempio, un bambino che riceve cura e protezione costante sviluppa uno schema relazionale sicuro, mentre un bambino che sperimenta rifiuto o trascuratezza può sviluppare schemi basati su insicurezza o evitamento.

Autoperpetuanti: questi schemi tendono a essere stabili e persistenti nel tempo. Una volta sviluppati, tendono a confermarsi attraverso il nostro comportamento e la nostra percezione della realtà. Se, ad esempio, ci aspettiamo inconsciamente di essere rifiutati, potremmo inconsapevolmente comportarci in modi che provocano il rifiuto da parte degli altri, confermando il nostro schema dal momento che la nostra attenzione è orientata a percepire ciò che conferma le asopettative.

Come si sviluppano

Attaccamento e prime relazioni
Secondo la teoria dell'attaccamento di John Bowlby, i primi legami tra un bambino e i suoi caregiver sono cruciali per la formazione di schemi relazionali. Un attaccamento sicuro porta il bambino a sviluppare un modello mentale in cui si sente amato, accettato e protetto, mentre un attaccamento insicuro o evitante porta a modelli relazionali problematici.
Questi modelli si radicano in base alle risposte dei caregiver: un caregiver che risponde costantemente ai bisogni emotivi del bambino favorisce lo sviluppo di uno schema di attaccamento sicuro, mentre un caregiver inaffidabile o distante può contribuire allo sviluppo di schemi relazionali più ansiosi o evitanti.

Esperienze di socializzazione
Oltre alle prime esperienze familiari, le interazioni con amici, insegnanti e figure di autorità durante l'infanzia e l'adolescenza contribuiscono alla costruzione degli schemi relazionali. Le esperienze di successo, fallimento, accettazione o rifiuto nei gruppi sociali rafforzano o modificano i modelli iniziali.
Se una persona viene frequentemente esclusa o criticata, potrebbe sviluppare uno schema relazionale che si aspetta il rifiuto o il fallimento nelle relazioni future, anche quando non vi sono motivi razionali per tale aspettativa.

Ripetizione nel corso della vita
Gli schemi relazionali si rinforzano attraverso esperienze simili nel corso della vita. Per esempio, se un individuo con uno schema di evitamento tende a evitare l'intimità nelle relazioni, si troverà frequentemente in relazioni superficiali o distaccate, confermando la sua credenza che le relazioni intime siano difficili o pericolose.

Funzionamento degli schemi relazionali impliciti
Attenzione selettiva: gli schemi relazionali impliciti influenzano il modo in cui percepiamo le altre persone. Potremmo interpretare le loro azioni in modo distorto a causa delle nostre aspettative inconsce. Ad esempio, una persona che ha uno schema di rifiuto potrebbe interpretare un comportamento neutro come un segno di disinteresse o rifiuto.

Comportamento automatico: questi schemi influenzano il nostro comportamento in modo automatico. Senza rendercene conto, potremmo agire in modi che perpetuano gli schemi relazionali. Una persona con uno schema di attaccamento ansioso potrebbe diventare troppo dipendente o possessiva nelle relazioni, provocando il distacco dell'altro e confermando la sua convinzione di essere sempre abbandonata.

Ciclo di conferma: gli schemi relazionali impliciti tendono a creare cicli di auto-conferma. Ad esempio, chi ha uno schema di attaccamento evitante potrebbe mantenere una certa distanza emotiva dalle persone, il che può portare gli altri a rispondere in modo freddo o distante, confermando l'idea che le relazioni intime non siano sicure.

Tipi di schemi relazionali impliciti

Schema di attaccamento sicuro: chi ha uno schema sicuro tende a vedere le relazioni come fonte di sostegno, conforto e stabilità. Si fida degli altri e si sente sicuro nell'intimità. È in grado di gestire i conflitti in modo sano e risponde bene ai bisogni emotivi propri e degli altri.

Schema di attaccamento ansioso: le persone con questo schema sono spesso preoccupate riguardo all'abbandono o al rifiuto. Cercano costantemente rassicurazioni e possono sentirsi insicure anche quando la relazione sembra stabile. Questi individui tendono a essere molto sensibili alle minime variazioni nel comportamento degli altri.

Schema di attaccamento evitante: queste persone tendono a evitare l'intimità e a mantenere una distanza emotiva. Possono apparire indipendenti e distaccate, e spesso faticano a creare legami profondi perché temono il rifiuto o la perdita di controllo.

Schema di attaccamento disorganizzato: questo schema è il risultato di esperienze infantili molto incoerenti o traumatiche. Le persone con uno schema disorganizzato possono avere relazioni caotiche, alternando comportamenti di attaccamento ansioso e evitante, con una difficoltà generale nel gestire l'intimità e la fiducia.

Modifica degli schemi relazionali impliciti

Cambiare questi schemi, che operano a livello inconscio, richiede consapevolezza e sforzo attivo. La creazione di nuove esperienze positive e relazioni sicure può gradualmente modificare gli schemi inconsci che regolano il nostro comportamento interpersonale.

Gli schemi relazionali impliciti rappresentano potenti strutture mentali che influenzano profondamente il modo in cui viviamo le nostre relazioni. Sebbene siano spesso inconsci e radicati nelle esperienze infantili, possono essere modificati attraverso la consapevolezza, l'esperienza e la psicoterapia, permettendo a chiunque di sviluppare relazioni più sane e soddisfacenti.

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Dr Marina Ugolini