Il termine gaslighting prende ispirazione da un’opera teatrale del 1938 Gas light in cui un marito tenta di far impazzire la moglie mettendo in dubbio le sue percezioni, esiste un adattamento cinematografico di George Cukor del 1944.
Per gaslighting in psicologia si intende una forma di abuso psicologico caratterizzata da comportamenti manipolatori e controllanti, spesso difficile da identificare, in cui un individuo interferisce in vari modi con i pensieri, emozioni e azioni di un’altra persona, fino a far dubitare l’altro delle proprie percezioni, della propria memoria e della propria sanità mentale. Il gaslighter può criticare costantemente la persona manipolata, minando la sua autostima e facendola sentire inadeguata. In casi gravi, le vittime di gaslighting possono sviluppare sintomi simili a quelli del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) a causa dell’abuso psicologico subito.
Secondo Cantelmi, Pensavalli, Serafini il fenomeno è descrivibile come: ”Il gaslighting è, infatti, un sottile meccanismo che progressivamente incrina la fiducia della vittima rispetto al suo modo di sentire e comprendere se stessa e gli altri, portandola a credere nella realtà imposta dall’altro, non riconoscendone la “falsificazione” e, per questo, rendendo difficile la presa di coscienza dell’inganno che potrebbe indurla ad andarsene o a chiedere aiuto.
… Il gaslighter induce dubbi e timori irrealistici grazie ai quali può gestire l’altro attraverso il controllo coercitivo. L’impotenza percepita dalla vittima a causa dell’isolamento sociale e dell’auto-isolamento prodotto da sentimenti di vergogna e senso di colpa, determina l’affidarsi al punto di vista dell’altro in una relazione di dipendenza affettiva”
Nell’articolo ”Gaslighting: una sofisticata forma di manipolazione, difficile da riconoscere” gli autori descrivono così il gaslighting: ” Con gaslighiting si fa riferimento a un tipo di comportamento manipolatorio, spesso difficile da identificare, in cui un individuo prova a controllare i pensieri, le emozioni e le azioni del partner o di un’altra persona vicina, fino a provocare in lui/lei una profonda alterazione della percezione della realtà e di sé stesso. In altri termini, la vittima del gaslighting, per via della manipolazione subita, si convince di essere “pazzo” e inizia a dubitare dei propri pensieri e delle proprie percezioni. Se ne convince così profondamente da apparire anche agli altri gravemente confuso e disturbato.”
Come si manifesta il gaslighting
Il gaslighting può verificarsi in qualsiasi tipo di relazione, inclusi rapporti romantici, familiari, amichevoli o professionali. Il gaslighting può essere sottile e graduale, rendendo difficile per la persona che ne è vittima riconoscerlo. Il gaslighting può avere gravi conseguenze sulla salute mentale della persona manipolata, portando a confusione, ansia, depressione e una perdita della fiducia in se stessi. Chi soffre a causa di manipolazione e controllo crede di non essere in grado di porre termine alla relazione o di tollerare che sia l’altro a decidere di separarsi. Le vittime in caso di minaccia di separazione provano ansia e sono disposti a tutto per prevenirla, mentre quando la separazione si verifica provano disperazione e/o rabbia e tendono a fare il possibile per recuperare la relazione ed eliminare il disagio emotivo che ne deriva.
“La vittima va lentamente perdendo il proprio senso di dignità, di amore verso sé stessa e di sicurezza e attaccamento annientandosi a tal punto da restare priva del proprio personale orientamento e senso di fiducia verso i suoi diritti e bisogni legittimi. Il gaslighting, è infatti un tipo di abuso psicologico volto a far sembrare o far sentire le vittime “pazze”, creando un ambiente interpersonale “surreale” che viene percepito nella vittima piano piano come l’unico possibile.“ (Claudia Perdighe, Erica Pugliese, Angelo Maria Saliani, Francesco Mancini).
Le tattiche di gaslighting possono variare, ma spesso includono:
Negazione: Il gaslighter ha la tendenza a mentire e nega la verità di ciò che è accaduto, anche se c’è evidenza contraria. Un partner nega di aver commesso abusi o violenze precedenti, facendo dubitare la vittima della validità delle sue esperienze passate. “Non ho mai detto o fatto quello che stai dicendo. Devi essere confuso/a.”
Minimizzazione: Ridimensionare l’importanza di ciò che la persona ha vissuto o percepito, facendola sentire esagerata e irrazionale. “Non devi sentirti così. Non è così grave.”
Contraddizione: Il manipolatore può contraddire ciò che ha detto o fatto precedentemente, generando confusione nella persona manipolata. “Tu sei pazzo/a, non ho mai detto una cosa del genere.”. Un genitore può sostenere che gli eventi dell’infanzia sono accaduti in modo diverso da come la persona ricorda, inducendola a dubitare delle sue memorie.
Distrazione: Cambiare argomento o distrarre la persona quando cerca di affrontare il comportamento manipolatorio. “Non parliamo di questo. Concentriamoci su qualcos’altro.”
Creazione di Dubbi: Il manipolatore può seminare il dubbio nella mente della persona, facendole credere di non essere affidabile o di avere problemi di memoria. Un familiare o un partner sostiene che la vittima ha problemi di salute mentale senza alcuna base, minando la sua fiducia nella sua stabilità emotiva.
Svalutazioni Continue: Le opinioni o sentimenti della persona sono costantemente sminuiti o ridicolizzati.
Colpevolizzazione Costante: Il gaslighter può colpevolizzare l’altro per situazioni che non sono sotto il suo controllo o per le quali non è responsabile, potrebbe essere un tentativo di far sentire in colpa.
Isolamento Sociale: Il manipolatore può cercare di isolare la persona da amici, familiari o altri supporti sociali, rendendola più dipendente da lui e più suscettibile alla manipolazione. “Gli altri pensano che tu sia instabile. Dovresti stare lontano da loro.”
Controllo finanziario
Il partner esercita controllo finanziario sull’altro, minando la capacità della vittima di prendere decisioni indipendenti.
Silenzio e Rifiuto di Comunicare
Il gaslighter si rifiuta di comunicare e usa il trattamento del silenzio, facendo dubitare la vittima di se stessa e delle tue azioni.
Qual è il profilo del gaslighter
Il gaslighting può essere perpetrato da individui con caratteristiche e motivazioni diverse, non esiste un profilo specifico, ci sono però alcuni tratti e dinamiche che possono essere associati al gaslighter.
Bisogno di Dominio
Chi pratica il gaslighting può avere un forte bisogno di dominare gli altri, spesso attraverso la manipolazione psicologica e il controllo comportamentale ed emotivo.
Controllo e Manipolazione
I gaslighters hanno il desiderio di mantenere il potere nella relazione e spesso cercano di esercitare controllo e manipolazione nei confronti dell’altro.
Tratti Narcisistici
Alcuni gaslighters possono mostrare tratti narcisistici ed essere concentrati su se stessi, con una mancanza di empatia e una tendenza a cercare la gratificazione personale.
Incapacità di Accettare Responsabilità
I gaslighters tendono a evitare di assumersi la responsabilità per i propri errori o comportamenti dannosi. Possono cercare di incolpare gli altri o negare l’esistenza di un problema. “Non è colpa mia che tu stia vivendo queste cose. Devi affrontare i tuoi problemi.”
Bassa Empatia
La mancanza di empatia è una caratteristica comune tra i gaslighters. Possono mostrare scarsa comprensione o considerazione per i sentimenti e le esperienze degli altri. Vi è tendenza a mentire per ottenere qualcosa dall’altro senza tener conto delle conseguenze emotive e comportamentali sugli altri. C’è assenza di preoccupazione e interesse per il dolore o la sofferenza dell’altro, con assenza di rimorso. Questi soggetti suscitano la sensazione di freddezza emotiva nei rapporti interpersonali nonostante una apparente socialità che serve a sedurre l’altro. In alcuni casi possono essere presenti continue promesse di cambiamento per ripristinare la relazione.
Problemi di Autostima
Alcuni gaslighters possono avere problemi di autostima e cercano di compensare il proprio senso di inferiorità controllando gli altri.
Senso di Inadeguatezza
A volte, il gaslighting può derivare da un senso profondo di inadeguatezza. Il manipolatore può cercare di mascherare questi sentimenti cercando di far sentire gli altri ancora più insicuri.
Stile Comunicativo Aggressivo
I gaslighters possono utilizzare uno stile comunicativo aggressivo, cercando di imporre le proprie idee e convincere gli altri della loro versione della realtà.
Abilità Manipolative
Chi pratica il gaslighting può avere un’abilità manipolativa avanzata, sfruttando debolezze, insicurezze o punti sensibili della persona manipolata.
Storia di Comportamenti Manipolatori
In alcune situazioni, chi pratica il gaslighting ha una storia di comportamenti manipolatori in diverse relazioni o contesti.
Conseguenze sulla vittima di gaslighting
È importante sottolineare che il gaslighting è un comportamento manipolatorio e dannoso, e le vittime non sono responsabili degli effetti che subiscono. La vittima di gaslighting perde fiducia nelle proprie percezioni, memoria e pensieri, questo può portare a una costante confusione e incertezza riguardo a ciò che è vero o falso. Alcune delle conseguenze del gaslaithing possono essere confuse con tratti stabili della personalità della vittima.
Alcuni degli effetti sulla vittima possono essere descritti come segue.
Diminuzione dell’Autostima
L’autostima a causa della relazione con il partner abusante diminuisce drasticamente e la persona inizia a dubitare delle sue capacità e del suo valore.
Il gaslighter spesso mira a minare l’autostima della vittima facendola sentire inadeguata, insicura e incapace di prendere decisioni. La persona vittima di gaslighting può sviluppare quello stato di «impotenza acquisita» descritto dalla Seligman.
Isolamento Sociale
I gaslighters possono cercare di isolare la vittima dalle altre persone, minando le relazioni con amici, familiari o colleghi. Questo rende la vittima più dipendente dal manipolatore.
Ansia e Depressione
Le vittime di gaslighting possono sviluppare ansia e depressione a causa dello stress continuo, della confusione e dell’isolamento emotivo.
Senso di Colpa
Il gaslighting spesso colpevolizza la vittima per situazioni che non sono sotto il suo controllo. Questo può generare un forte senso di colpa.
Perdita di Fiducia in Se Stessi
La costante manipolazione può portare a una perdita di fiducia nella propria capacità di prendere decisioni e nella propria intuizione e a non credere alle proprie sensazioni.
Problemi di Salute Fisica
Lo stress cronico causato dal gaslighting può avere effetti negativi sulla salute fisica, portando a problemi come mal di testa, disturbi gastrointestinali o disturbi del sonno.
Difficoltà nelle Relazioni Future
Le vittime di gaslighting possono avere difficoltà a costruire e mantenere relazioni sane in futuro, poiché la fiducia è stata minata e la paura del giudizio può persistere.
Difficoltà a Prendere Decisioni
A causa del costante messaggio che le proprie decisioni sono sbagliate o irrazionali, le vittime di gaslighting possono iniziare a evitare di prendere decisioni o a sentirsi incerte anche di fronte a scelte semplici.
Ipervigilanza
Le vittime di gaslighting possono diventare ipervigili nei confronti del comportamento degli altri e possono sviluppare una costante paura di essere giudicate o criticate.
Profilo della vittima di gaslighting
Le vittime di gaslighting possono avere caratteristiche diverse. È importante notare che qualsiasi persona, indipendentemente dalle sue caratteristiche, può diventare vittima di gaslighting. Parte del funzionamento patologico (gelosia, sospettosità, dipendenza) sono effetto della relazione, più che aspetti patologici presenti stabilmente nel funzionamento della persona vittima di gaslighting.
Ci sono alcuni tratti comuni che possono essere invece associati a coloro che sono più suscettibili di diventare vittime di gaslighting:
Empatia e Sensibilità
Le persone empatiche e sensibili alle emozioni degli altri possono essere più inclini a essere vittime di gaslighting. Queste persone potrebbero cercare di evitare conflitti o ferire i sentimenti degli altri.
Autostima Bassa
Chi ha un’autostima bassa può essere più suscettibile al gaslighting, poiché potrebbe già avere dubbi su se stesso e sulla sua capacità di giudizio consentendo all’altro di esercitare continue critiche e svalutazioni.
Desiderio di Approvazione
Chi cerca fortemente l’approvazione degli altri può essere più incline a cadere nelle dinamiche del gaslighting, poiché potrebbe essere più disposto a mettere da parte le percezioni sul proprio valore.
Tendenza a Colpevolizzarsi
Le persone che hanno una tendenza a colpevolizzarsi facilmente possono essere più propense a credere alle negazioni del manipolatore e ad accettare la colpa per situazioni che non sono sotto il loro controllo.
Dipendenza Affettiva
Chi sperimenta dipendenza affettiva o ha paura dell’abbandono potrebbe tollerare comportamenti manipolatori per mantenere la relazione.
Disponibilità a Cambiare per la Relazione
Le persone che sono aperte al cambiamento e disposte a adattarsi per la relazione potrebbero essere più vulnerabili al gaslighting, poiché potrebbero essere più propense a credere alle critiche del manipolatore.
Tolleranza e Pazienza Eccessive
Chi ha una tolleranza e pazienza eccessive potrebbe sopportare a lungo comportamenti manipolatori senza reagire, sperando che la situazione migliori.
Mancanza di Esperienza con Manipolazione
Le persone che non hanno esperienza con la manipolazione potrebbero essere più lente a riconoscere i segnali del gaslighting.
Isolamento Sociale
Chi è socialmente isolato o ha una rete di supporto limitata può essere più vulnerabile al gaslighting, poiché potrebbe mancare di risorse esterne per confermare la propria realtà.
Buona Fede e Fiducia Negli Altri
Le persone che partono dalla buona fede e hanno una fiducia intrinseca negli altri potrebbero essere più inclini a credere alle manipolazioni, dando al manipolatore il beneficio del dubbio.
Dipendenza Economica
Chi è dipendente economicamente dal manipolatore può sentirsi intrappolato nella relazione, rendendo difficile reagire al gaslighting.
Come superare un’esperienza di gaslighting
Superare un’esperienza di gaslighting può richiedere tempo e sforzi consapevoli. Ecco alcuni passi che si possono considerare per affrontare e superare un’esperienza di gaslighting:
Il primo passo è riconoscere e accettare di aver vissuto un’esperienza di gaslighting. Confrontare la propria storia con la definizione di gaslighting e accettare che si tratta di un comportamento manipolatorio e controllante.
Parlare con amici fidati, familiari o professionisti della salute mentale. Il supporto di persone di fiducia può essere fondamentale per condividere le proprie esperienze e ottenere un punto di vista esterno.
Acquisire una comprensione approfondita del gaslighting. Leggere libri, articoli e risorse affidabili per comprendere meglio il fenomeno e rafforzare la propria consapevolezza.
Lavorare sulla propria autostima e sulla fiducia in se stessi. Focalizzarsi sui propri punti di forza e sui successi passati per costruire una visione più positiva di se stessi. Recuperare nella memoria i ricordi di come ci si sentiva e dell’immagine che si aveva di se stessi prima di questa relazione. Ridefinire i propri valori e le proprie priorità.
Stabilire limiti chiari nelle proprie relazioni. Imparare a riconoscere e a difendere il proprio spazio emotivo, mettendo in atto confini sani. Riprendere consapevolezza dei propri bisogni e desideri più profondi.
Praticare il perdono non significa giustificare o dimenticare, ma può aiutare a liberarsi dal peso emotivo della situazione. Il perdono è più per se stessi che per la persona che ha manipolato.
Imparare abilità di autodifesa emotiva. Ciò può includere l’apprendimento di tecniche di comunicazione assertiva e lo sviluppo di strategie per affrontare manipolazioni future.
Dedicare del tempo alle attività che portano gioia e che aiutano a rilassarsi. Questo può includere hobby, esercizio fisico o momenti di relax. Queste attività possono contribuire a ritrovare la propria indipendenza.
Identificare aree in si può riprendere il controllo e intraprendere azioni concrete per migliorare la situazione.
Il processo di guarigione richiede tempo. Non serve fretta, si tratta di permettersi di elaborare le proprie emozioni gradualmente.
Ricordare che ogni persona reagisce in modo diverso e che il supporto professionale può essere estremamente utile in questo percorso di guarigione. Se si sente che le proprie emozioni sono difficili da gestire, la consulenza o la terapia possono offrire uno spazio sicuro per esplorare i propri sentimenti e ricevere il supporto necessario.
Se pensi di aver bisogno di un consulto psicologico e di iniziare una psicoterapia online, puoi fissare un appuntamento scrivendo a info@marinaugolini.it
Dr. Marina Ugolini
Bibliografia e sitografia
Che cos’è il gaslighting – Chat GPT
Gaslighting: una sofisticata forma di manipolazione, difficile da riconoscere – Claudia Perdighe, Erica Pugliese, Angelo Maria Saliani, Francesco Mancini
Gaslighting- Maria Gazzotti (stateofmind.it)
Il gaslighting come forma di abuso emotivo nella relazione di dipendenza affettiva – Tonino Cantelmi, Michela Pensavalli, Pamela Serafini